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giovedì 15 ottobre 2015

Non commettere atti impuri

Non commettere atti impuri. Cosa significa? Ce lo siamo chiesto un po' tutti, soprattutto i maschietti, quando da piccoli si sentivano ripetere: "Non toccarti o diventerai cieco!".
A onor del vero, non ricordo di aver mai sentito i miei genitori pronunciare questa frase. Sospiro di sollievo per la sanità mentale dei miei fratelli. 
La Chiesa, comunque, spiega che gli atti impuri consistono nella ricerca del piacere sessuale in sé e per sé. Ovvero, uno degli istinti primordiali più forti. Quello grazie al quale tutti noi siamo qui. Scusate se oso intrattenermi riguardo l'intimità dei vostri genitori, ma mi riesce difficile pensare che quando vi hanno concepito abbiano provato schifo e repulsione nel fare sesso. Eh sì, perché nasca un tenero fagottino, un neonato dolce, morbido ed indifeso SI FA SESSO! 
Ma torniamo alla Chiesa. Al di là di ogni polemica a cui potrei abbandonarmi (cosa che evito il più possibile perché mi costerebbe molta fatica rispondere ad eventuali critiche, ed io, come tutti i pigri, evito di espormi alla fatica), le "forme" che può assumere l'impurità sessuale sono la libidine, la lussuria e l'adulterio.
La libidine è la voglia smodata di trombare. Ipotizzerei che il 95% degli adolescenti sono libidinosi. Ma tranquilli, passerà: sembra che l'italiano medio faccia sesso meno di 9 volte al mese. Un ragazzino di sedici anni non vede l'ora di crescere, diventare figo, farsi una bella macchina e dei bei vestiti per rimorchiare tutte le ragazze che al suo sguardo testosteronico appaiono simili alle conigliette di Playboy. Quando però avrà conquistato la suddetta macchina, i suddetti vestiti e quel minimo di autostima che gli permette di provarci con le conigliette di cui sopra, si ritrova con un calo della libido che lo porta al livello 8,8 accoppiamenti mensili. Insomma, non è più un libidinoso.
La lussuria consiste nell'abbandonarsi a comportamenti sessuali sregolati, promiscui e così via. Diciamo che un lussurioso potrebbe essere una persona che non si fa scrupoli a realizzare tutte le proprie fantasie più turpi e porcelle. Ma a voler essere più ortodossi, sappiate che il Catechismo definisce la lussuria così: "È un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione". Come dire: si può fare sesso solo per fare i bambini. Aiuto! E' così che siamo diventati 8 miliardi di persone?
L'adulterio. Semplice, sono le corna. E mettiamo anche qui una bella statistica: in Italia il 45% delle donne ed il 55% degli uomini sono infedeli. Potremmo dire, liberandoci da ogni ipocrisia, che il mondo si divide in monogami e poligami. Tutto sta a capire se i primi lo sono per scelta o necessità: "Troppo difficile rimorchiare, mi tengo il pacchetto già collaudato". Lo so, sono cattiva, ma sapete una cosa? Se non si può esserlo su un blog, se non si può sfogare in questo semi-anonimato tutte le proprie frustrazioni, allora dove? In una chat line erotica, forse? Però, potrebbe essere proprio questo lo spunto per un racconto di "Le Regole - Parte seconda" che sto CASUALMENTE scrivendo (per la Parte prima, cliccare qui).

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